Pubblicato il 5 Agosto 2024 in Circolari fiscali

CIRCOLARE FISCALE AGOSTO 2024 – NEWS

Con la collaborazione del Centro Studi SEAC

ULTIME NOVITÀ FISCALI
Decreto Agricoltura convertito





DL 15.5.2024, n. 63
È stata pubblicata sulla G.U. 13.7.2024, n. 163 la Legge n. 101/2024 di conversione del DL n. 63/2024, c.d. “Decreto Agricoltura”. In particolare in sede di conversione sono state confermate, con alcune modifiche:
– gli interventi finalizzati a fronteggiare la crisi economica delle imprese agricole / florovivaistiche / della pesca e dell’acquacoltura;
– l’istituzione del credito d’imposta ZES Unica a favore delle imprese del settore agricolo / della pesca e dell’acquacoltura che nel 2024 acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.
Debiti tributari de cuius

Sentenza CGT I grado Napoli 7.6.2024, n. 8944/28/24
Non risponde dei debiti tributari riferiti al de cuius il chiamato all’eredità che rinuncia alla stessa, in quanto non assume la qualifica di erede. Infatti, come stabilito dall’art. 521, C.c. “chi rinunzia all’eredità è considerato come se non vi fosse mai chiamato”. La rinuncia ha effetto retroattivo, a decorrere dalla data di apertura della successione.
Dichiarazione d’intento falsa e responsabilità del cedente




Ordinanza Corte Cassazione 19.6.2024, n. 16966
Per evitare la responsabilità, in presenza di una dichiarazione d’intento falsa, il cedente deve dimostrare l’assenza di coinvolgimento nell’attività fraudolenta, ossia di non essere stato a conoscenza della mancanza delle condizioni legali per l’applicazione della non imponibilità o di non essersene potuto rendere conto pur avendo adottato tutte le ragionevoli misure in suo potere. In altre parole, deve essere provato che il cedente “abbia adottato tutte le misure ragionevoli in suo potere, al fine si assicurarsi che la cessione effettuata non lo conducesse a partecipare alla frode”.
Esonero contributivo 2023


Messaggio INPS 27.6.2024, n. 2406
Sono stati completati i controlli relativi ai requisiti per beneficiare dell’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai soggetti iscritti alle Gestioni INPS previsto dall’art. 1, commi da 20 a 22-bis, Legge n. 178/2020 (Finanziaria 2021). L’esito delle predette verifiche è disponibile nel Cassetto previdenziale del contribuente della Gestione di riferimento.

COMMENTI
IL C.D. “BONUS COLONNINE” 2024 PER PRIVATI E CONDOMINI

Nell’ambito del DPCM 4.8.2022, con l’aggiunta della lett. f-bis) al comma 1 dell’art. 2, DPCM 6.4.2022, è stato riconosciuto, per il 2022, un contributo pari all’80% per l’acquisto / posa in opera di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli elettrici, c.d. “colonnine ricarica”, nel limite massimo di € 1.500 (€ 8.000 per gli interventi su parti comuni degli edifici condominiali).

N.B.Nell’ambito del DL n. 198/2022, c.d. “Decreto milleproroghe” l’agevolazione in esame è stata estesa al 2023 e al 2024.

Ora, con il Decreto 12.6.2024 il MiMiT ha emanato le disposizioni attuative dell’agevolazione in esame con riferimento alle spese sostenute nel 2024.

CONTRIBUTO E SPESE AMMISSIBILI

Come sopra accennato, l’art. 3, DM 12.6.2024 prevede la concessione di un contributo per le spese relative all’acquisto dell’infrastruttura di ricarica e la relativa posa in opera sostenute nel 2024.

N.B.Il contributo, non cumulabile con altre agevolazioni di carattere nazionale / regionale / UE previste per la medesima spesa, spetta a condizione che la spesa sia sostenuta utilizzando uno strumento tracciabile (ad esempio, bonifico bancario).
Spese agevolabili– Acquisto / messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
– spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
– costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo PDO (Point of Delivery).
Per beneficiare del contributo, le infrastrutture di ricarica devono:
– essere acquistate e installate
– essere nuove di fabbrica;
– di potenza standard;
– essere collocate in Italia e in aree nella piena disponibilità del beneficiario;
– essere realizzate secondo regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità.
Per le persone fisiche oltre ai predetti requisiti è richiesto che le infrastrutture siano ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico. In caso di posa in opera su parti comuni degli edifici condominiali le infrastrutture devono essere destinate all’uso collettivo da parte dei condòmini e non accessibili al pubblico.

Spese escluse dall’agevolazione

Non rientrano tra le spese agevolabili, a titolo esemplificativo:

  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
  • le spese per consulenze ad eccezione di quelle di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • le spese relative a terreni e immobili;
  • le spese relative all’acquisto di servizi diversi:
  • dai predetti costi per la connessione alla rete elettrica;
  • dalle predette spese di progettazione, direzione lavori, ecc.;

anche se funzionali all’installazione;

  • le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

PRESENTAZIONE DOMANDA

I soggetti interessati, che sostengono le spese sopra evidenziate nel 2024, devono presentare un’apposita domanda, esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la specifica piattaforma online, gestita da Invitalia, accessibile dal sito Internet del Ministero (l’accesso alla piattaforma è possibile tramite SPID / CIE / CNS). Per la presentazione della domanda il soggetto richiedente deve possedere un indirizzo PEC.
Il termine ultimo di presentazione della domanda è fissato alle ore 12.00 del 22.11.2024.

Alla domanda devono essere allegati:

  • codice fiscale e documento d’identità del firmatario;
  • codice fiscale del condominio e documento d’identità dell’amministratore pro tempore con dichiarazione sulla sussistenza dei requisiti di cui all’art. 71-bis, “Disposizioni per l’attuazione del Codice civile e disposizioni transitorie” ovvero documentazione del condòmino delegato per i condomìni fino ad 8 partecipanti in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali;
  • copia della delega conferita dai condòmini (in caso di contributo richiesto come condominio delegato);
  • delibera assembleare di autorizzazione dei lavori su parti comuni con la dichiarazione da parte dell’amministratore che tale delibera non è stata impugnata (in caso di contributo richiesto come condominio);
  • copia delle fatture elettroniche relative alle spese ammissibili;
  • estratti c/c dal quale risultino i pagamenti connessi alle predette fatture;
  • relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute;
  • idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, attestante l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
  • i dati del c/c sul quale richiedere l’accredito del contributo.
N.B.In caso di esaurimento delle risorse finanziarie a disposizione (€ 20 milioni) il Ministero ne darà comunicazione mediante avviso sul sito istituzionale del MiMiT.

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Entro 90 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande il MiMiT emana il Decreto di concessione ed erogazione dei contributi nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle domande.